Lo scultore Salvatore Picciotto nella sua ultima bottega | 12 - 04 - 2018

LA VITA DELLO SCULTORE

Salvatore Picciotto (1940 – 2020) nasce a Messina, in Sicilia, da padre ignoto e dalla madre Giacoma Picciotto. La famiglia di Salvatore non ha nessun precedente artistico: lui sarà l’unico a manifestare talento per l’arte. La grave indigenza nella quale la famiglia era costretta a vivere segnò profondamente l’infanzia di Salvatore che trascorse i primi dieci anni di vita in diversi orfanotrofi, lasciando il segno nella sua vita artistica e nelle sue opere. A soli dieci anni e fino al 1957 entrò a far parte dell’Istituto Cappellini di Messina dove fu guidato dal maestro Antonio Bonfiglio (1895 – 1995). Qui Salvatore inizia a sperimentare con diverse tecniche di disegno e scultura, gettando le basi per una passione che durerà tutta la vita.

Formazione e Inizio della Carriera

Tra il 1960 e il 1961, Salvatore ottenne il titolo di “Marmista” dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, certificando le sue competenze nella lavorazione del marmo. Lavorò presso la rinomata ditta di marmi Sutera fino al 1965, acquisendo esperienza pratica che lo aiutò a consolidare la sua reputazione come scultore. Sempre in quegli anni, Salvatore intraprende un percorso formativo diversificato frequentando il “corso teorico-pratico per l’istruzione degli infermieri” nell’ospedale psichiatrico “L. Mandalari”, bandito dalla Provincia Regionale di Messina. 

Questa doppia formazione evidenzia fortemente la natura poliedrica dell’artista, dandone riscontro nella sua predisposizio­ne a esplorare diverse sfaccettature della sua personalità che influenzano la sua carriera artistica.

Attività Professionale e Riconoscimenti

Dal 1966 al 1978, Salvatore gestì con successo il proprio laboratorio, affermandosi come artigiano di talento. Questi dodici anni di attività in proprio, sono un momento ricco di riconoscimenti per lo scultore; le svariate richieste di commissioni evidenzieranno il suo talento artistico e saranno il trampolino di lancio verso la pubblica affermazione. Fu protagonista di mostre ed esposizioni, nazionali ed internazionali, tra le quali: la “Collettiva d’arte” del 1972 presso la Chiesa di San Pietro e Paolo di Messina; nello stesso anno partecipò alla “Mostra Del Tempo Libero Pittura – Scultura” indetta dal Gruppo Artistico Siciliano “Antonello da Messina” presso L’E.A. Fiera di Messina Campionaria Internazionale. A seguire si distinse nella Mostra “Il Quartiere” – Rassegna delle Arti Figurative 2° Premio Regionale, svoltasi presso il Palazzo della Provincia di Messina. Espone alla VI mostra nazionale d’arte figurativa “Premio Agatirio” svoltasi presso il Cinecircolo “L. Pirandello” a Capo D’Orlando. Nell’estate del 1973 partecipa come espositore alla V “Fiera del Tempo Libero” presso E.A. Fiera di Messina, e a seguire nello stesso anno, prende parte alla Mostra indetta dal Gruppo Artistico Siciliano “Antonello da Messina” presso il salone delle bandiere del palazzo municipale di Messina. Nel 1974 in occasione del concorso nazionale “IV edizione- Premio nazionale Naxos” promosso dal Centro Siciliano di Cultura e Turismo – Poesia – Saggistica – Arti figurative, gli venne confe­rito il 2° Premio assoluto di scultura. Nel 1976 partecipa alla VII edizione “Premio Nazionale di Pittura Scultura e Grafica Antonello da Messina” indetto dalla G.A.S.A.M. durante il quale gli furono conferiti il premio Casa editrice “La Ginestra” Firenze, VII edizione Premio di Pittura Antonello da Messina con un diploma per la pittura e un diploma e una coppa per il 2° premio alla scultura. Nel 1977 riceve la medaglia per la II edizione premio E. Vittorini indetto dalla A.A. Soggiorno e Turismo di Messina. In questo stesso anno partecipa come espositore alla 38° Fiera Internazionale di Messina e all’evento III premio internazionale “Trofeo Calabria” promosso dal Centro Internazionale di Arte e di Cultura (C.I.A.C.). Il 1978 vedrà lo scultore Salvatore Picciotto partecipe ad una delle sue ulti­me esposizioni, la Mostra di arti figurative – Tavola Rotonda, “Riflessi del mondo del lavoro nell’arte” svoltasi presso il Salone della Camera di Commercio, indetta dalla CISL Messina, dalla Federazione Artisti Professionisti Italiani con la sigla F.A.P.I. e dal Sindacato Italiano Artisti Belle Arti (S.I.A.B.A.).  In quella che fu l’ultima esposizione prima del suo lungo ritiro dalla scena artistico-culturale messinese, venne premiato con il 1° posto Ex-equo.

Anni di Ritiro e Attività Privata

Negli anni ’80, allontanatosi progressivamente dalla scena artistica, Salvatore si dedicò alla professione di infermiere mantenendo viva la sua passione per l’arte in ambito privato. Nel 1987 partecipa alla X edizione “Premio E.Vittorini”, in cui viene premiato con una coppa al 1° premio ex-equo scultura presso l’Aula Magna dell’Università di Messina. Nel 1992  1993 presenta e discute la Tesi “Anzianità Oggi” presso l’Università degli Studi di Messina – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituto di Psichiatria. Amplia le sue competenze parteci­pando al primo corso di aggiornamento professionale “Riabilitazione psichiatrica e psicosociale” confermando l’interesse dello stesso nell’ambito della sa­lute mentale, marcando il suo desiderio di contribuire in modo significativo al benessere degli altri. Negli anni seguenti, continuò a creare opere per sé e per i suoi familiari, esplorando temi di profonda sensibilità artistica. Tra le sue opere più significative di questo periodo troviamo “Psicoticismo” del 2004 e “Metamorfosi” 2007-2017.

Ultimi Anni e Lascito

Ultimo evento importante al quale ha parteci­pato lo scultore risale al 2018, dove con numerosi giovani artisti, ha fatto rivivere un luogo storico della città di Messina. La collettiva “Guernica in EXPO – Mostra d’arte contemporanea” tenutasi presso Palazzo Coppedè; luogo in cui generazioni di messinesi si sono incontrate, raccontate ed hanno messo in comune tempo, idee e progetti.

Salvatore lascia incompiute diverse opere, tra cui “Unione” e “Il Colapesce”.

Muore nel dicembre 2020 nella sua città natale. Le sue ceneri sono state sparse nello Stretto di Messina, in linea con la sua convinzione di potersi ricongiungere con la natura.

Foto Archivio Salvatore Picciotto | Lo scultore nella sua bottega anni '60
Foto Archivio Salvatore Picciotto | Lo scultore nella bottega del maestro Ovidio Sutera | 20 - 07 - 62

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