Una forma ellittica vista frontalmente, un bozzetto che raffigura un semplice gesto di una mano che affonda le dita nel gesso ancora malleabile per formarne tre incavi. Una figura chiaramente astratta, ma carica di enigmi che soltanto con un’attenta lettura è possibile decodificare. Infatti, se analizzata frontalmente l’opera sembra una massa informe priva di significato, potremmo pensare a descriverla come una maschera o un viso. Però, basta osservarla in entrambi i suoi profili per poterne cogliere la maestria dell’unione tra i significati della scultura classica e la scultura astratta surrealista. Agli occhi dello spettatore si svela la sua vera essenza: una donna in preghiera con le mani giunte e il capo chino racchiusa su se stessa, un manto le cinge la testa e forma una mezza luna.